Sistema e metodologia di test
Abbiamo testato il dissipatore sul seguente sistema, montato su un banchetto aperto, con temperatura ambiente di circa 22.3°C (potrebbe esserci la variazione di un grado in senso positivo o negativo). Abbiamo scelto di utilizzare come CPU un Core i7 920 revisione D0 in quanto permette di stressare in modo adeguato il dissipatore, grazie al suo TDP di circa 130W a default.
Vogliamo far presente che per ragioni di libera riproducibilità dei nostri test, sono stati osservati i risultati tramite il software Realtemp, in idle e in full load; sebbene l’assenza di un sensore dedicato possa sembrare a prima vista una mancanza, in realtà non lo è, per il semplice motivo che vogliamo mostrare situazioni che voi stessi potete verificare, e che voi stessi troverete nel vostro sistema. Se avessimo scelto di testare il carico termico tramite medoti non convenzionali, si sarebbe perso il feeling diretto dell’analisi sulle moderne CPU, e quindi si sarebbe snaturato il senso di tali misurazioni e comparative. Le temperature in full load sono state misurate dopo venticinque minuti di stress con Prime95 “InPlaceLargeFFTs” (massimo lavoro e consumo), benchmark noto per la sua capacità di stressare pesantemente la CPU, ben più di qualsiasi videogioco. Dopo il test di temperatura, sempre secondo lo standard, viene lasciato il dissipatore in idle per 5-10 minuti, al fine di riportare la temperatura entro i valori iniziali. Questo permette lo smaltimento del calore residuo all’interno della struttura, e quindi una migliore misurazione delle temperature stesse. La pasta termica usata è l’Arctic Cooling MX-4, uno standard di utilizzo nelle nostre misurazioni.
“Piattaforma” grande
Sono state utilizzate tre sessioni diverse di test, alle seguenti frequenze di lavoro: