Unboxing e primo contatto
La confezione a forma di valigetta si presenta robusta e ricca d’informazioni sul retro.
Aprendola a libro risalta con eleganza sia la lettera M, peculiarità della linea di eschede madri MPOWER, sia una finestra d’ispezione del prodotto all’interno.
Il bundle è completo e ricco, perfino eccessivo nonché gratificante all’occhio dell’appassionato. Esso comprende, 6 cavi SATA, le antenne per WiFi e Bluetooth, un add-on per slot PCI per due porte eSata, SLI Bridge, mascherina I/O, manualistica e CD driver.
Sul PCB nero della MSI Z97 MPOWER MAX AC risalta il contrasto tra il colore nero del PCB e la M gialla nonché il sistema ibrido di raffreddamento, passivo e a liquido, provvisto di attacchi da 3/8” per un eventuale collegamento all’impianto. Il form factor lo ripetiamo è quello ATX, per cui il PCB misura 30,5cm x 24,4cm.
Sulla parte sottostante del PCB risaltano la staffa di ritenzione del socket nonché le viti che fissano le varie flange dissipatrici al PCB. Da notare le connessioni elettriche degli slot PCI Express X16, x16 per il primo e x8 per gli altri due, potremo quindi installare in teoria una seconda scheda video anche nell’ultimo slot. Con tre schede installate negli slot, esse opereranno invece ad x8/x4/x4.
Dalla foto, data la presenza di q3 Super Ferrite Chokes, si evince che la MSI Z97 MPower Max AC adotta un sistema di alimentazione della CPU a 12 fasi, più che sufficiente per portare al limite estremo qualunque processore, ricordiamo compatibile con il socket LGA1150. Scopriamo anche che la staffa di aggancio del processore è di qualità superiore dato che è firmata Lotes.
Smontata con delicatezza la flangia dissipatrice scopriamo i MOSFET che vengono raffreddati per contatto tramite il pad termico. I VRM son composti da 12 coppie di mosfet della ON-Semiconductor (NTMFS4C08N per l’high-side e NTMFS4C05N per il low-side), con altrettante induttanze SFC e condensatori al tantalio, che facilitano la coibentazione della zona socket. Il controller delle fasi, posizionato vicino al connettore di alimentazione 8+4 Pin, è il nuovo Intersil ISL6388, un controller a 6 vie in standard VRD12.5, recentemente rilasciato dall’azienda per soddisfare al meglio il settore desktop high-end e quello server. Per controllare le 12 fasi, quindi, sono stati utilizzati 6 sdoppiatori ISL6611A, posizionati nel retro del PCB. Degno di nota anche il chip dedicato per il clock generator, IDT 6V43295NLG, posizionato accanto alla flangia di dissipazione inferiore. Il chip bypassa dunque il clock generator di Intel, per fornire una regolazione più precisa e, si spera, più stabile in overclock, quando si va a modificare il base clock (bclk).
I tre corpi dissipanti sono uniti da un tubo vuoto, atto al trasporto di acqua distillata qualora fosse collegato all’impianto a liquido del PC. E’ ovviamente meno efficiente di una heatpipe in caso di raffreddamento passivo, ma aiuta comunque lo smaltimento del calore anche senza essere collegata all’impianto.
Il numero di porte I/O consiste in ben 8 porte USB3.0, un attacco misto PS/2 per tastiera/mouse assieme ad altre 2 porte USB 2.0, un pulsante per l’operazione di ClearCMOS, due uscite digitali per il segnale video (HDMI e DisplayPort), una porta S/PDIF ottica, un attacco Ethernet RJ45 in classe Gigabit e per finire i classici attacchi mini jack dedicati all’input/output del segnale audio.
Tra le flange dissipatrici e le porte I/O sono presenti i controller ASM1074 e ASM1042AE dell’ASMEDIA che rendono disponibili un totale di 8 porte USB3.0. Il primo è un HUB 4 porte che si appoggia al controller USB 3.0 Z97, mentre il secondo è invece un controller a 2 porte connesso ad una linea PCI Express 2.0. Entrambi supportano il protocollo UASP.
Il nuovo controller I/O NUVOTON NCT6792D provvede al monitoraggio dei parametri di tensione e temperatura della scheda.
Lo switch ASM1184e consente di estendere le porte PCIe ed è conforme alle standard SPEC 2.0.
Intelligente la disposizione degli slot PCI Express 3.0 x16: partendo dall’alto il 2° ed il 5° slot sono sufficientemente distanziati da consentire la realizzazione di un sistema SLI / CrossFireX tramite 2 schede video dotate di dissipatore voluminoso che occupa 3 slot.
Lo slot M.2 permette di usufruire di un canale con velocità di trasferimento fino a 10 Gb/s rispetto ai 6 Gb/s classici del protocollo SATA3. Ricordiamo anche che se utilizzato condivide la larghezza di banda delle porte SATA3 5 e 6, per cui queste ultime non possono essere utilizzate.
Veniamo alla sezione audio della MSI Z97 MPower Max AC molto ben progettata in quanto il controller Realtek ALC1150 risulta schermato e tutto il gruppo dei componenti della sezione audio inclusi i due Texas Instruments OPA1652 che forniscono segnali in uscita filtrati ed amplificati, risultano sufficientemente ben distanziati dal resto dei componenti, così da evitare eventuali interferenze che potrebbero minare la qualità del segnale audio.
Lungo la linea di base partendo da sinistra sono presenti il connettore JAUD1 dedicato ai jack audio del Front Panel; proseguendo verso destra troviamo 2 porte a 4pin per ventole con il controllo di rotazione gestito dal software della Z97 MPower AC. Proseguendo abbiamo 2 connettori per un totale di 4 porte USB2.0. Il microinterruttore superiore serve a selezionare il Bios con cui effettuare il boot, mentre quello inferiore serve in fase di overclock ad effettuare il boot con un RATIO basso al fine di evitare crash del sistema specie quando si è al limite della capacità operativa/frequenza del sistema. Attenzione quindi a non attivarlo durante l’utilizzo quotidiano, pena il decadimento delle prestazioni. Sopra al display 2digit, utile per la diagnostica in fase di boot, troviamo il micro-pulsante GO 2 Bios.
Il dissipatore offre una funzione principalmente estetica che dona un aspetto elegante ed al tempo stesso aggressivo con il contrasto tra il giallo e l’effetto di nero opaco che ricopre tutto il PCB.
La qualità si nota anche nei dettagli. Le 8 porte SATA 6Gb/s risultano piacevolmente distanziate tra loro in modo da agevolare l’utente nelle operazioni di cablaggio. Immaginate di trovarvi a sganciare un cavo degli 8 collegati. Le prime 6 porte sono gestite dal PCH Intel (di cui le porte 5 e 6 sono condivise con lo slot M.2) mentre le porte 7 e 8 sono gestite dal controller aggiuntivo ASM1061.
Altra particolarità è il connettore alla destra delle porte SATA dedicato a replicare 2 porte USB 3.0 che dalla foto risulta girato a 90° rispetto al successivo connettore USB 3.0. Questo permette di non intralciare l’installazione di schede video voluminose. Tali connettori USB 3.0 sono gestiti direttamente dal PCH Intel Z97 e sono coadiuvati da dei rigeneratori di segnale (ASM1464) posizionati sul retro del PCB per ovviare a possibili decadimenti del segnale proveniente delle porte frontali del cabinet.
Un dettaglio del secondo connettore USB 3.0 ed il classico connettore ATX 24PIN per l’alimentazione primaria alla motherboard.
Il ricco comparto di pulsanti dedicati all’overclock comprende i due a sinistra per Diminuire/Aumentare la frequenza/clock/voltaggio del componente/sistema, il pulsante per l’operazione di Reset ed Accensione del sistema, l’interruttore OC GENIE dedicato all’attivazione della funzionalità di Overclock automatico ed alla sua destra i relativo interruttore On/Off per l’esclusione di tale funzionalità. Non manca il pulsante Discharger (DISCH1) per un’operazione di ClearCMOS completa (comprensiva delle informazioni immagazzinate nel chipset Z97) ed i molteplici punti per la rilevazione delle tensioni dei vari circuiti relativi alla CPU, RAM e del sistema.